Guida alle mascherine anti Covid-19

mascherine anti Covid 19 -

La situazione mondiale attuale ci costringe all’utilizzo costante delle mascherine per proteggerci dal Covid-19, virus che ha toccato ormai la quasi totalità degli stati. L’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) suggerisce di restare il più possibile a casa, ma quando questo non è possibile, è necessario indossare delle protezioni per evitare il diffondersi del contagio del Coronavirus, soprattutto quando non si può mantenere la distanza di almeno un metro dalla gente che ci circonda (escluso con i congiunti).

Esistono vari tipi di dispositivi che possono proteggerci e proteggere chi ci sta vicino, prime fra tutte le mascherine. Queste ultime, se indossate correttamente coprendo bene sia naso che bocca, sono la misura di protezione essenziale che ha permesso la riduzione sia dei contagi che dei successivi decessi. Non tutte le mascherine però sono uguali.

I dispositivi di protezione individuale (DPI) offrono protezione, a seconda della mascherina scelta, contro due diverse forme di contagio: uno che avviene tramite goccioline di liquidi biologici, l’altro via aerosol, ovvero che avviene tramite particelle più piccole che si trovano in sospensione nell’aria.

Usa e getta o lavabili, monouso o riutilizzabili? Ecco una breve guida alla scelta della mascherina corretta.

Le mascherine più efficaci contro il contagio

Le mascherine si scelgono in base al livello di protezione richiesto o per uso specifico (a seconda per esempio della professione svolta, come i medici che sono giornalmente a contatto con malattie molto contagiose).

Le mascherine si dividono in due tipi, rispondono a norme differenti e hanno funzioni diverse: le mascherine chirurgiche e le mascherine di protezione delle vie aeree (queste sono i DPI).

Mascherine FFP1

  • Le mascherine FFP1 forniscono una copertura da patogeni dell’80%, ma riducono l’ossigeno dal 5 al 20%, quindi non tutti gli individui sono in grado di poterle utilizzare e non sono ideali quando fa caldo.

Mascherine FFP2

Le più efficaci per limitare i contagi sono le mascherine FFP2 (N95). Sono infatti quelle che vengono usate dagli operatori sanitari, dottori e infermieri, che stanno giornalmente a contatto con persone affette dal Covid-19. Le mascherine FFP2 riescono a bloccare il 94% delle particelle sospese nell’aria, tra i quali sia il coronavirus sia diversi altri patogeni, attraverso la sua struttura di fibre aggrovigliate che filtrano l’aria.

  • Le mascherine FFP2 (N95) se correttamente indossate, sono le più efficaci, bloccando oltre il 90% delle particelle sia in entrata che in uscita, quindi difendono dal contagio sia chi la indossa che chi gli sta vicino. Evitano che chi le indossa inali aerosol, vapori e gas che possono essere pericolosi per la salute, ma proteggono anche contro gli agenti infettivi trasmissibili per via aerea e quindi contro i virus (tra i quali il Covid-19). Con il caldo però, nei mesi estivi per esempio, non vanno utilizzate perché non lasciano fluire il calore, facendo quindi aumentare la temperatura del viso. Nell’utilizzare queste mascherine per molto tempo inoltre si registra anche un significativo aumento dell’umidità, della difficoltà respiratoria e un generale disagio.
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Mascherine FFP3

Le mascherine FFP3 offrono la migliore filtrazione e proteggono anche da particelle molto fini, come per esempio quelle dell’amianto.

Mascherine Chirurgiche

  • Le mascherine chirurgiche sono meno filtranti, ma nonostante questo sono comunque abbastanza efficaci, tanto da essere usate anche dal personale medico in assenza delle mascherine FFP. Sono composte da almeno 3 strati di materiale poroso, in tessuto non tessuto. Queste mascherine risultano essere molto più efficaci per filtrare il virus rispetto alle semplici mascherine di stoffa a due strati.

  • Però non proteggono la persona che le indossa, ma coloro che si trovano nelle sue vicinanze perché trattengono gli schizzi e le goccioline di liquidi biologici che, chi utilizza questa tipologia di mascherine, potrebbe diffondere per via orale.
    Questo tipo di protezione è monouso, quindi dopo l’utilizzo è necessario buttarla in appositi contenitori o in sacchetti poi chiusi e gettati nell’indifferenziato.
  • L’OMS per la precisione raccomanda le mascherine composte da 3 strati anche se fai da te, in cui lo strato esterno sia fatto con materiale non assorbente (come il poliestere), quello intermedio deve agire come filtro e quello interno deve essere assorbente. Meglio se queste mascherine all’interno hanno dei filtri in carbone attivo. Questo tipo di mascherine è riutilizzabile, infatti si possono lavare a 60 gradi in lavatrice.

In caso di contagio o presunto tale, il paziente infetto dovrà iniziare ad utilizzare la mascherina chirurgica, mentre il personale medico-sanitario è necessario indossi una della classe FFP2 o FFP3 al fine di ottenere una filtrazione massima.  

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Mascherine lavabili certificate

Sono mascherine registrate dal Ministero della salute e testate secondo le normative vigenti. Inoltre sono già sanificate e pronte all’uso. Offrono un tessuto traspirabile e sono resistenti a numerosi lavaggi.

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Mascherine protettive non DPI

Sono mascherine protettive in tessuto, 100% cotone ed uno strato protettivo esterno 100% tnt. Si possono lavare a mano o in lavatrice con igienizzanti o disinfettanti, non superando i 40 gradi. La mascherina protegge efficacemente dalle goccioline di saliva che restano sospese in aria. Questa tipologia di mascherina ostacola meccanicamente e riduce la diffusione di agenti infettivi che possono essere dispersi nell’ ambiente tramite starnuto o tosse.

Le mascherine per proteggere i bambini

Purtroppo anche i bambini sono soggetti ad essere contagiati e quindi a diffondere il Coronavirus, quindi anche per loro è necessario (in Italia l’obbligo è dai 6 anni di età) indossare le mascherine. Esistono in commercio diverse varianti di mascherine. Sarebbe opportuno far indossare anche a loro le mascherine chirurgiche, ma di dimensioni ridotte così da aderire e coprire bene naso e bocca.

In commercio ce ne sono colorate o con motivi da loro amati (personaggi dei cartoni animati per esempio).
In alternativa ci sono delle varianti in tessuto, con una parte interna in tessuto non tessuto e colorate, riutilizzabili perché lavabili. Consentono una buona ventilazione, quindi una buona respirazione, soprattutto se è necessario farne un uso prolungato nel tempo.

L’uso prolungato delle ffp2 per i bambini non è consigliato perché queste mascherine non permettono una buona ventilazione.

Metodo corretto per indossare la mascherina

Bisogna prendere delle precauzioni quando si indossa la mascherina, qualunque essa sia. Bisogna maneggiarla il meno possibile, evitando di toccarla e adagiarla sul viso in modo da coprire naso, bocca e mento, tirando esclusivamente gli elastici o i lacci da legare dietro la testa.

Se la mascherina è messa nel senso corretto, ci sarà una bacchettina interna che andrà modellata sul ponte del naso in modo da aderire bene al volto. Una volta indossata correttamente, non dovrà essere toccata o riposizionata se non al momento in cui la si dovrà rimuovere.

Ricordarsi di lavare frequentemente le mani, prima e dopo aver toccato la mascherina.

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